ROKKARADUNO 2021_4/5 settembre 2021
25 Agosto 2021
RIAPERTURA PALESTRA_Lunedì 4 ottobre 2021
28 Settembre 2021

I VENTENNI CHE SALVANO IL RIFUGIO

I ventenni che salvano il rifugio
(«Era chiuso, perché non provarci?»)
di Carlotta Lombardo
(pubblicato su corriere.it il 26 luglio 2021)

Due ragazzi alla prima esperienza e tre «decani», uniti dall’amore per la montagna e dalla voglia di rilanciare il territorio. Nonostante lo studio da portare avanti e la fatica che la gestione di un rifugio comporta: giù dal letto all’alba e (giù) in paese a far la spesa. Poi (su) in baita a pulire, rassettare, cucinare, intrattenere e consigliare. Perché, si sa, un buon oste è la guida più preziosa che si possa avere lassù, tra i monti, dove ad affrontare percorsi e vie, è meglio lasciar fare agli esperti.

In Alta Valnure
Ha la forza della passione la storia dei cinque amici piacentini che il 18 luglio hanno riaperto la baita «Monte Ragola» a Prato Grande, in Alta Valnure, chiusa da un anno e mezzo per la pandemia. Tutti giovani e con tanta voglia di fare. «Cerchiamo di rilanciare il territorio ma il nostro obiettivo è lo studio. Però, ai miei, l’ho detto chiaro e tondo: se non do due esami quest’estate non offendetevi!», puntualizza Alessandro Groppi, il più anziano del gruppo (24 anni) che a Milano studia Scienze politiche e inizia la magistrale in Global Politics and Society. L’hanno scorso, con Giovanni e Tommaso, ha gestito pure il rifugio di Monte Chiappo fra Pian del Poggio e Pey, poi rilevato dai nuovi proprietari. Un’esperienza nuova di zecca che però si è rivelata piena di successi.L’idea è dell’amico ventenne Giovanni Tavelli, anche lui iscritto a Milano ma a Scienze umane per l’ambiente: «Il rifugio che frequento da sempre era chiuso. Ho pensato, perché non provarci? Mal che vada, ci facciamo tre mesi di vacanza tra i monti. Solo con la passione non ti pesa fare fatica!». «E poi — interviene Tommaso Groppi, 20 anni, studente di Scienze agrarie e sistemi montani e forestali — queste sono esperienze che ti arricchiscono e ti fanno arrivare meglio alla meta».

La gestione
Gestire un rifugio, però, non è proprio una vacanza. Giovanni, che in famiglia ha sempre cucinato per mamma e papà, a Prato Grande ha imparato a fare ragù, salame cotto, polenta con spezzatino e piasarei e fasò, gli gnocchetti piacentini conditi con sugo di fagioli. «All’inizio sbagliavo le quantità e arrivavo tardi con i tempi — ammette — per fortuna con l’aiuto di due amici cuochi ho aggiustato il tiro. Sabato ho persino cucinato per un matrimonio. L’idea, infatti, è di organizzare anche eventi in baita». Qualche dritta? «Mai pensare di preparare tutto la mattina per il pranzo: è troppo tardi. Le cotture lunghe si fanno la sera prima. E poi, riguardo la spesa, meglio abbondare che avere poco. Due regole che mi hanno salvato la vita».

Stagione invernale
Le «new entry» dello staff sono Matteo Chiesa, 20 anni, e Monica Burguzzi, 19, alla loro prima esperienza professionale in rifugio. «Mi sono diplomato a giugno in informatica e ho lavorato per due anni per Glovo — racconta Matteo —. Andavo in giro con la bici a portare a casa della gente gli ordini dei ristoranti». Ma come è possibile improvvisarsi nella gestione di una struttura? «Diciamo che la passione può fare tutto, perché è l’ingrediente che ti fa iniziare e poi andare avanti nei momenti di difficoltà. La cosa più bella è il riconoscimento da parte delle persone. Amano questo posto, e noi siamo qui per loro». Monica, al rifugio, si occupa della sala. A settembre proverà a entrare a Fisioterapia a Bologna. «Questa di Prato Grande è la mia “prova del nove” — spiega, orgogliosa di essere l’unica ragazza del gruppo — Voglio capire se è una strada che in futuro posso percorrere. Adoro lavorare tra amici perché riusciamo a non farci sopraffare dal lavoro: il nostro fine non è il lucro, ma vivere una bella esperienza». Al momento il contratto di gestione a Prato Grande si ferma a ottobre, ma l’obiettivo del quintetto è prolungarlo anche d’inverno. «L’idea della Pro Loco di Ferriere è di dare un impulso forte al posto per poi coinvolgere le persone del luogo. Noi, però, ci saremo. Potrà far ridere — chiosa Alessandro — ma sul campo abbiamo esperienza e possiamo dare ancora una mano».

Articoli correlati

14 Aprile 2024

LA LEGGE DEL SABBIONE

E’ successo di nuovo: come novelli Proci abbiamo ceduto ancora all’irresistibile richiamo del “sabbione” e, durante l’inverno 2023/24 siamo ritornati al Dente Cariato per concludere e […]
10 Aprile 2024

CHIUSURA PALESTRA PER NUOVA TRACCIATURA

In vista della nuova tracciatura dell’area boulder pianificata per questo fine settimana, si avvisa che la palestra sarà chiusa al pubblico da VENERDI’ 12 a LUNEDI’ […]
8 Marzo 2024

RINNOVO ISCRIZIONE CAI E TESSERE DA RITIRARE

Ricordiamo a tutti gli utenti che a fine marzo scadono i tempi per il rinnovo della tessera CAI. Chi è già socio ma non ha ancora […]
1 Marzo 2024

RINNOVO ISCRIZIONE CAI

Ricordiamo a tutti i frequentatori della palestra che a fine marzo scadono i termini per rinnovare l’iscrizione CAI. L’iscrizione è necessaria per poter accedere alla palestra, […]